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Pietre

Pietre

a cura di Paola Barocchi

La fortuna simbolica delle pietre nella cultura cinque-settecentesca può offrire importanti riferimenti alla evoluzione della iconologia. Dagli "alfabeti" specifici dei trattati della memoria si trapassa ad eruditi repertori litologici (ad esempio lo Speculum lapidum di Camillo Leonardo pubblicato a Venezia nel 1502 e tradotto da Lodovico Dolce nel 1565), ricchi delle fonti antiche più accreditate poi via via aggiornate (cfr. Agostino del Riccio, 1597) su testi più recenti in modo da offrire un lessico settoriale multivoco, che tiene conto della tradizione letteraria ma anche delle sperimentazioni naturalistiche e delle realizzazioni artistiche più significative. In tal modo anche la simbologia si rinforza, ma convive con cognizioni scientifiche e con la varietà dei manufatti (cfr. Leone Strozzi).