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Themistius - In De anima » Sarpi, Paolo Pensieri medico-morali - p. 640

Sarpi, Paolo

Pensieri medico-morali


che appetire quello che non hai e perdere il tempo presente
Il desiderare presuppone che tu sii certo che sii bene e pure
tu non sei e vedono il male le cose desiderate
Contra l'ira
Fugi la fame la sete la lassitudine la vigilia
Levar il viver delicato
Praticare con piacevoli ma non adulatori perché fano li
uomini presontuosi et iracondi
Legere esempi de piacevoli
Dalli iracondi imparar come dalli Iloti
Prepararsi ogni mattina dicendo m'avverrà
far l'esamine la sera
Quando nasce occasione di sdegno tacere
Voltar la facia in ridente
Considera se chi t'ha dato materia di sdegno ha operato per
necessità
Ha operato secondo la sua scienza qual forse è meglio
Ha fatto per ignoranza ogni vizio è ignoranza lo sdegnarsi
contro l'ignoranzia è crudeltà che è degna dì compassione
Non a fine d'offenderti ma o per leggierezza o a sicurtà o
per approntarsi egli
Il senso che ne hai è opinione non duole
sono cose leggieri et infantilli
Vene dall'opinione di onore ma «si ille contemnit ego non
contemnor
»
se non lo sapessi non sarrebbe niente e molte volte procuri
di non sapere e dici non me lo dire
Se fosse un papagallo non cureresti o un asino adonque non
la cosa ma la opinione dell'onore
«Ille magnus est qui more magnae ferae»

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