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Herodotus - Historiae » Aristoteles - Metaphysica » Sarpi, Paolo Pensieri medico-morali - p. 616

Sarpi, Paolo

Pensieri medico-morali


pignata fragile: contentati quando le cose convenienti alla na-
tura loro li accadono, e quando a te le tue.
Non aver mai fine di piacer all'universale, perch'ha opera-
zioni contrarie alle tue, se le tue sono buone, né mai lo farai
capace, e se stimi il suo giudicio, e ti curi dell'onore che ha
hai un'infermità gravissima da medicare, lasciando la dieta de
sani.
Non curar manco di piacer ad altri, ancorché savio per desi-
derio d'avere un epicureo teatro, se anco quello non riferisci
a te, ma insoma reputa te solo testimonio idoneo e sufficiente
del bene che fai, né curare ch'altri nol sapia, et abbi più rive-
renza di te stesso nel far male che di tutto il mondo.
Tiene il proverbio: ogni grillo grilla a sé; abbi il gatto per
esemplare. Bene insegnò Aristippo «sapientem iram sui gra-
tiam agere
», et è gran secreto di Pallade l'aplicare a sé l'uso
dell'altre cose, e contribuire gl'uffici debiti alla società.
Il precetto di Seneca di tener conto del tempo, quanto a non
lasciartene auferri aut surripi, ti sia sempre inanzi; non ne

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