Sarpi, Paolo
Pensieri medico-morali
universali: «
voluptas est in praecipiti et ad dolorerem tendit
»,
secondo il precetto di Epicuro, «
qui damnavit mistas paeniten-
ciae voluptates, et bona semper placitura laudavit», «et do-
lore induratur animus, ut vitam non sentiat nisi gravem
»: e
contrapesando delibera qual sia più desiderabile, avendo sem-
pre per fine di fuggire il dolore, e di seguir il piacere, poich'un
piacer grandissimo non contrapesa un minimo dolore, massime
in quelli ch'hanno la constituzione sua più vicina allo stato.
Leggi e studia la dottrina e le parenesi e riprensioni degl'uo-
mini grandi già morti, sciegliendo qualcheduno per familiari,
così perché essendo il tempo breve, tutto si deve spender in
libri non da legere, ma da studiare; et anco perché, come nelli
cibi, bisogna asuefarsi a quello che ci ha da nutrire.
Lo studiato fallo tuo, che non va nella memoria, ma nell'in-
gegno, non si nutrisce chi evacua la vivanda cruda.
Non leger mai né con malignità né con affezzione, ma sempre
con giudicio sincero, et abbi più a mente le cose che le parole:
imperò che così troverai anco nel libro cosa che l'auttore non
ci pose, e sensi più degni li presterai del tuo. Non creder
ch'Omero intendesse tutto quello che li vien fatto dire
.
L'imparato ancora accomodalo a diverse forme, e sempre
piglia qualche particolare da ruminar più degl'altri per dire
«
hoc hodiernum est
», acciò fissandoti bene, non solo ti sia
noto, ma si radichi nell'animo, sì che nelli bisogni sia apparec-
chiato a sovenirti.
Sopra tutto abbi per certo, che non troverai in nessun libro
cosa, se non la sai prima; e servono li libri per esercitazione,
non per istruzione.
Pratica quanto puoi con virtuosi e composti d'animo, che ti
servirà per instruzione e documento, e per l'essempio e per il
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