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Biblia, Hbr » Bruno, Giordano Spaccio - p. 554

Bruno, Giordano

Spaccio de la bestia trionfante


quella de la Ricchezza». A cui rispose Momo: «Da l'an-
tecedente, che versate nel medesimo teatro e rapresenta-
te la medesima tragedia o comedia, non devi tirar
questa consequenza, che vengate ad essere di medesima
condizione, Quia contraria versantur circa idem»; «Ve-
do, o Momo,» disse la Povertà, «che tu ti burli di me;
che anco tu, che fai professione de dir il vero e parlar in-
genuamente, mi dispreggi: e questo non mi par che sia il
tuo dovero, perché la Povertà è piú degnamente difesa
tal volta, anzi il piú de le volte, che la Ricchezza»; «Che
vuoi che ti faccia» rispose Momo, «se tu sei povera a fat-
to a fatto? La Povertà non è degna de difensione se è
povera di giudizio, di raggione, di meriti e di sillogismi,
come sei tu che m'hai ridutto a parlar ancor per le rego-
le analittiche delli Priori e Posteriori d'Aristotele».
Saulino Che cosa me dici, Sofia? dumque li Dei
prendeno qualche volta Aristotele in mano? studiano
verbigrazia ne gli filosofi?
Sofia Non ti dirò di vantaggio di quel ch'è su la
Pippa, la Nanna, l'Antonia, il Burchiello, l'Ancroia, et
un altro libro che non si sa, ma è in questione, s'è di
Ovidio o Virgilio, et io non me ne ricordo il nome, et al-
tri simili.
Saulino E pur adesso trattano cose tanto gravi e se-
riose?
Sofia E ti par che quelle non son seriose? non son
gravi? Saulino, se tu fussi piú filosofo, dico piú accorto,
credereste che non è lezzione non è libro che non sia es-
saminato da dèi, e che se non è a fatto senza sale, non sia
maneggiato da dèi; e che se non è tutto balordesco non
sia approvato, e messo con le catene nella biblioteca
commune: perché pigliano piacere nella moltiforme re-
presentazione di tutte cose, e frutti moltiformi de tutti
ingegni; perché loro si compiaceno in tutte le cose che
sono, e tutte le representazioni che si fanno, non meno


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