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Simplicius - In Physicam » Plato - Timaeus » Machiavelli, Niccolò Il Principe - p. 111

Machiavelli, Niccolò

Il Principe


altro. il quale partito fia sempre più utile che stare
neutrale: perché, se dua potenti tua vicini vengono
alle mani, o sono di qualità che, vincendo uno di quelli,
tu abbia a temere del vincitore, o no. In qualunque di
questi dua casi, ti sarà sempre più utile lo scoprirti e
fare buona guerra; perché nel primo caso, se non ti
scuopri, sarai sempre preda di chi vince, con piacere e
satisfazione di colui che è stato vinto, e non hai ragione
né cosa alcuna che ti difenda né che ti riceva. Perché
chi vince, non vuole amici sospetti e che non lo aiu-
tino nelle avversità; chi perde, non ti riceve, per non
avere tu voluto con le arme in mano correre la for-
tuna sua.
Era passato in Grecia Antioco, messovi dalli Etoli
per cacciarne Romani. Mandò Antioco ambasciatori alli
Achei, che erano amici de' Romani, a confortarli a stare
di mezzo; e da altra parte Romani li persuadevano a
pigliare l'arme per loro. Venne questa materia a. deli-
berarsi nel concilio delli Achei, dove el legato di An-
tioco li persuadeva a stare neutrali: a che el legato
romano respose: «Quod autem isti dicunt non inter-
ponendi vos bello, nihil magis alienum rebus vestris
est; sine grafia, sine dignitate, praemium victoris eri-
tis
»
E sempre interverrà che colui che non è amico ti
ricercherà della neutralità, e quello che ti è amico ti


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