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Plinius Secundus, Gaius - Naturalis historia » Ficino, Marsilio Le divine lettere - p. 1025

Ficino, Marsilio

Le divine lettere del gran Marsilio Ficino

oltra l'Oceano, e cui tremando i monti
temon, né benché di gran forze siano
sostener pon, che sopra il Cielo stando
non però mai da la terra si parte,
et ei solo è principio, mezo e fine.

Il medesimo anchora nel terzo induce le parole di Por-
firio che dicono: «Maravigliosa è la sapienza de i Greci,
gli quali Giove esser la mente del mondo pensano, che
in se stessa il mondo contenendo quello produsse
». E così
quelli che da la Teologia d'Orfeo vennero di lui dissero.
Versi d'Orfeo.
De le celesti sede è Re sol Giove,
principio, e fin, ma una potenza un Dio
solo e potente, nel cui regal corpo
posta è la terra l'acqua l'aria e'l fuoco
la notte e'l dì, il saper, l'origin prima
e'l grato Amor nel gran corpo di Giove
eccelso son. Perché l'alta cervice
vedrai sopra i gran tetti andar del Cielo.
Quindi il dorato capo e i biondi crini
splendori de i raggi de le stelle, espande
due corna d'or tal ch'à un Tor s'assimiglia:
de i quali, uno l'orto è, l'altro l'occaso.
Gli occhi suoi sono il luminoso Febo
e del color solar la Luna ornata.
La sua indovina mente è'l fuoco puro,
a cui strepito alcun né forza o fama
asconder puossi, ch'ella il tutto vince.


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