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Averroes - In De divinatione per somnum » Machiavelli, Niccolò Arte della guerra - p. 105

Machiavelli, Niccolò

L'Arte della guerra


transportato, perché, non avendo voi ancora dichiarati i modi con i
quali s'esercitano le battaglie, voi avete ragionato dell'esercito intero e
delle giornate.
Fabrizio. Voi dite la verità; e veramente ne è stata cagione l'af-
fezione che io porto a questi ordini, e il dolore che io sento veggendo
che non si mettono in atto; nondimanco non dubitate che io tornerò
a segno.
Come io v'ho detto, la prima importanza che è nell'esercizio
delle battaglie è sapere tenere bene le file. Per fare questo è neces-
sario esercitargli in quegli ordini che chiamano chiocciole. E
perché io vi dissi che una di queste battaglie debbe essere di CCCC fan-
ti armati d'armi gravi, io mi fermerò sopra questo numero. Deon-
si adunque ridurre in LXXX file e cinque per fila. Dipoi, andando o
forte o piano, annodargli insieme e sciorli, il che come si faccia si
può dimostrare piú con i fatti che con le parole; dipoi è meno ne-
cessario, perché ciascuno che è pratico negli eserciti sa come questo
ordine proceda, il quale non è buono ad altro che all'avvezzare i sol-
dati a tenere le file.
Ma vegniamo a mettere insieme una di queste battaglie. Di-
co che si dà loro tre forme principali. La prima, e la piú utile, è far-
la tutta massiccia e darle la forma di due quadri; la seconda è fare il
quadro con la fronte cornuta; la terza è farla con uno vacuo in mezzo
che chiamano piazza. Il modo del mettere insieme la prima for-
ma può essere di due sorti. L'una è fare raddoppiare le file: cioè,
che la seconda fila entri nella prima, la quarta nella terza, la sesta nella


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