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Aristoteles - De insomniis » Machiavelli, Niccolò Arte della guerra - p. 111

Machiavelli, Niccolò

L'Arte della guerra


s'ella fusse un corpo solido. Qui conviene avere gran pratica e
gran discrezione, perché volendola girare, verbigrazia, in su la man
manca, bisogna che si fermi il corno manco, e quegli che sono più
propinqui a chi sta fermo camminino tanto adagio, che quegli che so-
no nel corno dritto non abbiano a correre; altrimenti ogni cosa si
confonderebbe.
Ma perché egli occorre sempre, quando uno esercito cammina
da luogo a luogo, che le battaglie che non sono poste in fronte hanno
a combattere non per testa, ma o per fianco o a spalle, in modo che
una battaglia ha in uno subito a fare del fianco o delle spalle testa — e
volendo che simili battaglie in tale caso abbiano la proporzione lo-
ro, secondo che di sopra si è dimostro, è necessario che ell'abbiano
le picche da quel fianco che abbia ad essere testa e i capidieci, centu-
rioni e conestabole, a quello ragguaglio, ne' luoghi loro — però, a
volere fare questo, nel metterle insieme vi bisogna ordinare le ottanta
file di cinque per fila, cosí: mettere tutte le picche nelle prime ven-
ti file e, de' capidieci d'esse, metterne cinque nel primo luogo e cin-
que nell'ultimo; l'altre sessanta file, che vengono dietro, sono tutte di
scudi che vengono ad essere tre centurie. Vuolsi adunque che
la prima e ultima fila d'ogni centuria sieno capidieci; il conestabole
con la bandiera e con il suono stia nel mezzo della prima centuria de-
gli scudi; i centurioni in testa d'ogni centuria. Ordinati cosí, quan-
do volessi che le picche venissono in sul fianco manco, voi gli avete a


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