Machiavelli, Niccolò
L'Arte della guerra
camminare e in ultimo combattere; e noi abbiamo
fatto al contrario.
A che ci ha indotto la necessità, perché volendo mostrare,
cammi-
nando, come uno esercito si riduceva dalla forma del
camminare a
quella dell'azzuffarsi, era necessario avere prima mostro come si
ordi-
nava alla zuffa.
Ma tornando alla materia nostra,
dico che a volere che lo al-
loggiamento sia sicuro, conviene
che sia forte e ordinato. Ordinato
lo fa la industria del capitano; forte lo fa o il sito o
l'arte.
I Greci
cercavano de' siti forti, e non si sarebbero mai posti dove non fusse
sta-
ta o grotta o ripa di fiume o moltitudine di arbori, o altro
naturale ri-
paro che gli difendesse. Ma i Romani non tanto
alloggiavano sicuri
dal sito quanto dall'arte; né mai sarebbero alloggiati ne' luoghi
dove
eglino non avessero potuto, secondo la disciplina loro, distendere
tutte le
loro genti. Di qui nasceva che i Romani potevano tenere
sempre una forma
d'alloggiamento, perché volevano che il sito ubbi-
disse a
loro, non loro al sito. Il che non potevano osservare i Greci,
perché ubbidendo al sito
e variando i siti forma, conveniva che ancora
eglino variassero il modo dello
alloggiare e la forma degli loro allog-
giamenti. I Romani
adunque, dove il sito mancava di fortezza, sup-
plivano con
l'arte e con la industria
. E perché io in questa mia
narrazione ho voluto che si imitino
i Romani, non mi partirò nel mo-
do dello alloggiare da
quegli, non osservando però al tutto gli ordini
loro, ma prendendone quella parte
quale mi pare che a' presenti tem-
pi si confaccia.
Io vi
ho detto piú volte come i Romani avevano negli
loro
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