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Catullus, Gaius Valerius - Carmina » Machiavelli, Niccolò Arte della guerra - p. 64

Machiavelli, Niccolò

L'Arte della guerra


sciplina militare. Se voi avete letto gli ordini che quelli primi re fe-
cero Roma, e massimamente Servio Tullio, troverrete che l'ordi-
ne delle classi non è altro che una ordinanza per potere di subito met-
tere insieme uno esercito per difesa di quella città.
Ma torniamo al nostro deletto. Dico di nuovo che, avendo
ad instaurare un ordine vecchio, io gli prenderei di XVII anni; aven-
do a crearne uno nuovo, io gli prenderei d'ogni età tra XVII e XL, per
potermene valere subito.
Cosimo. Faresti voi differenza di quale arte voi gli scegliessi?
Fabrizio. Questi scrittori la fanno, perché non vogliono che si
prendano uccellatori, pescatori, cuochi, ruffiani e qualunque fa arte
di sollazzo; ma vogliono che si tolgano, oltre a' lavoratori di terra,
fabbri, maniscalchi, legnaiuoli, beccai, cacciatori e simili
. Ma io
ne farei poca differenza quanto al conietturare dell'arte la bontà del-
l'uomo, ma sí bene quanto al poterlo con più utilità usare. E per
questa cagione i contadini, che sono usi a lavorare la terra, sono piú
utili che niuno; perché di tutte l'arti questa negli eserciti si adopera piú
che l'altre. Dopo questa sono i fabbri, legnaiuoli, maniscalchi,
scarpellini; de' quali è utile avere assai, perché torna bene la loro ar-
te in molte cose, sendo cosa molto buona avere uno soldato del quale
tu tragga doppio servigio.


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