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Augustinus, Aurelius - In Evangelium secundum Mattheum » Giovio, Paolo Dialogo dell'imprese - p. 98

Giovio, Paolo

Dialogo dell'imprese militari et amorose



Dom.: Certamente, Mons., questi vostri struzzi con la
lor proprietà mi pare c'habbian servito a pennello in
queste tre diversissime imprese, e non so certo se potrete
migliorare in quell'altre che vi restano a dire fatte
da voi; e sarà possibile che smaccaste l'altre che con-
terete fatte d'altri belli ingegni. Gio.: Io non son sì ar-
rogante che io presuma, né in questo né in altro, di far
sì bene da potere avanzare, ma né anche agguagliare
l'inventioni degli altri ingegni, come fu quella che
portò già il gran Marchese di Pescara la prima vol-
ta ch'egli andò Capitan generale di tutti i cavalli
leggieri, la qual fu ben veduta da' nimici nel fatto
d'arme di Ravenna, nel quale esso Marchese per difen-
der la bandiera sua fu gravemente ferito e poi trovato
fra ' morti, fatto prigione da' Francesi. Dom.: Dite,


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