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Giovio, Paolo

Dialogo dell'imprese militari et amorose



Fu anchora un poco ampullosa l'impresa del Si-
gnor Luigi Gonzaga, chiamato per la bravura Ro-
domonte. Il quale, il dì che Carlo Quinto Imperatore
fece l'entrata in Mantova, portò una sopravesta di
raso turchino fatta a quadretti, i quali, alternati di
colore a due a due, l'uno mostrava uno scorpione
ricamato, e l'altro un breve che diceva:   Qui vi-
vens laedit, morte medetur
, essen-
do la proprietà dello scorpione di medicare il veleno
quando egli è ammazzato e posto sopra la piaga; vo-
lendo che s'intendesse ch'egli havrebbe ammazzato
chi presumesse d'offenderlo, rivalendosi del danno
dell'offesa con la morte del nimico.


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