Giovio, Paolo
Dialogo dell'imprese militari et amorose
gran vendetta ma ignominiosa, e mi parve quasi si-
mile a quelle di prete Rinaldo da Modona, cappella-
no, sottomastro di casa et alle volte cameriere di Chri-
stofano Eboracense Cardinal d'Inghilterra; il quale,
havendo ricevuto alcune volte sopra l'ingiurie di pa-
role di fiere bastonate dal Cardinale, ch'era capriccio-
so e gagliardo di cervello, per vendicarsene crudel-
mente l'avvelenò et ammazzò; e confessando poi il
delitto fu squartato al tempo di Leone in Roma. Ba-
sta che non si debbe giuocar di mano in nessun caso
con huomo fatto, perché bisogna o ammazzare o la-
sciare star di battere, percioché alla fine ogn'huomo
offeso pensa alla vendetta per honor suo.
Gio.: Sono alcuni grandi che nelle imprese loro
pagina successiva »
p. 146