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Aristoteles - Ars rhetorica » Persius Flaccus, Aulus - Saturae » Giovio, Paolo Dialogo dell'imprese - p. 151

Giovio, Paolo

Dialogo dell'imprese militari et amorose



Dom.: Ditemi, Mons., poi che havete numerato, di-
scendendo dal summo al basso, quasi tutti i famosi Pren-
cipi e Capitani e Card., ecci nessun'altra sorte d'huomi-
ni c'habbia portato imprese? Gio.: Ce ne sono, e fra gli
altri alcuni letterati a mio giudicio della prima classe,
cioè M. Iacopo Sannazaro; il quale essendo fieramente
innamorato, e stimando che ciò gli fusse honore, con
allegare il Boccaccio che lodò Guido Cavalcanti,
Dante e M. Cino da Pistoia, sempre innamorati
fino all'estrema vecchiezza, stette ogn'hora in aspet-
tatione d'esser ricompensato in amore, come gli av-
venne, e portò per impresa un'urna piena di pietruz-
ze nere con una sola bianca, con un motto che dice-
va:   Aequabit nigras candida


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