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Giovio, Paolo

Dialogo dell'imprese militari et amorose


suo, argutamente rispose che vi sarebbe propria-
mente convenuta l'imagine d'Apelle il quale di-
pingesse; e maravigliandosi di ciò Erasmo, replicò il
Moro: Perché no? Poi che esso Apelle disse:   Nulla
dies sine linea
; il qual precetto è da voi
molto bene osservato, poi che scrivendo fate stupire il
mondo delle vostre innumerabili opere.

Portò anchora il dottissimo M. Andrea Alciato,
novellamente passato a miglior vita, il Caduceo di
Mercurio col corno della dovitia della Capra Amal-
thea, volendo significare che con la copia delle dottri-
ne e con la facultà delle buone lettere, delle quali
si figura padron Mercurio, haveva acquistato de-
gno premio alle sue fattiche. Ma in vero questa


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