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Caporali, Cesare - La corte » Giovio, Paolo Dialogo dell'imprese - p. 160

Giovio, Paolo

Dialogo dell'imprese militari et amorose



Dom.: Se non fosse presuntione, io vi direi, Mon-
signore, una ch'io ho fatta per me, anchor che l'im-
prese si convengano a persone di maggior pregio che
non sono io. Gio.: E perché non istanno elleno be-
ne a voi? Ditela pure sicuramente, che insino ad hora
vi assolvo da ogni biasimo di presuntione che perciò
ne potreste incorrere. Dom.: Assicurato dunque dall'
autorità e favor vostro, dico che volend'io signifi-
care un mio concetto assai modesto ho fatto questa
impresa, et è che, non potend'io stare nella patria
mia Piacenza con quella tranquillità e contentezza
d'animo ch'io vorrei, mi ho eletto per seconda pa-
tria questa floridissima Fiorenza, ov'io spero prospe-
rare sotto questo liberale et giudicioso Prencipe. E


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