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Petrarca, Francesco - Canzoniere » Tibullus, Albius - Elegiae » Giovio, Paolo Dialogo dell'imprese - p. 16

Giovio, Paolo

Dialogo dell'imprese militari et amorose



Hebbe ancora questo medesimo difetto la bellissi-
ma impresa che portò la S. Hippolita Fioramonda, Mar-
chesana di Scaldasole in Pavia, la quale all'età nostra
avanzò di gran lunga ogn'altra donna di bellezza,
leggiadria et creanza amorosa, che spesso portava una
gran veste di raso di color celeste seminata a farfalle
di ricamo d'oro, ma senza motto, volendo dire et av-
vertire gl'amanti che non si appressassero molto al suo
fuoco, accioché tal hora non intervenisse loro quel che
sempre interviene alla farfalla, la quale per appressarsi
all'ardente fiamma da sé stessa si abbrucia. Et essendo
dimandata da M. di Lescù, bellissimo et valorosiss.
Cavaliere, il quale era allhora scolare, che gli esponesse
questo significato: e' mi conviene (diss'ella) usare la


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