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Ovidius Naso, Publius - Tristia » Giovio, Paolo Dialogo dell'imprese - p. 36

Giovio, Paolo

Dialogo dell'imprese militari et amorose



E perché s'ha da seguir l'ordine della nobiltà, vi
dirò l'imprese di quattro Re ultimi d'Arogana, e fra
l'altre quel che volesse significare il libro aperto che
fu impresa del Re Alfonso Primo. Dom.: Che libro
fu questo, Monsignore? Gio.: Hebbe questo Re Al-
fonso per impresa un libro aperto, come v'ho detto, il
quale non havendo anima di motto alcuno, molti
restarono sospesi e dubbii del significato; e perché egli
fu Re d'incomparabil virtù, sì nel mestier dell'armi
come nella notitia delle lettere e nella prattica del Ci-
vil governo, chi diceva una cosa e chi ne diceva un'al-
tra, ma il più degli huomini stimarono ch'ei volesse
dire che la libertà fusse la più preciosa cosa che potesse
haver l'huomo, e perciò esso come prudentissimo non


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