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Biblia, Dt » Giovio, Paolo Dialogo dell'imprese - p. 56

Giovio, Paolo

Dialogo dell'imprese militari et amorose


quistar gloria e per la fattione Imperiale sarebbe ani-
mosamente entrato in ogni difficile impresa, delibe-
rando di vincere o morire. Mi domandò dunque un
giorno con instanza che io gli volessi trovare una bella
impresa per le sopraveste d'arme, secondo questo signi-
ficato. Et io gli elessi quel fiero animale che si chiama
Rhinocerote, nimico capital dell'Elefante; il quale,
essendo mandato a Roma, accioché combattesse seco, da
Emanouello Re di Portogollo, essendo già stato veduto
in Provenza, dove scese in terra, s'affogò in mare, per
un'aspra fortuna, negli scoglii poco sopra Porto Vene-
re, né fu possibil mai che quella bestia si salvasse, per
essere incatenata, anchor che nuotasse mirabilmente,
per l'asprezza degli altissimi scoglii che fa tutta quel-
la costa. Però ne venne a Roma la sua vera effigie e
grandezza, e ciò fu del mese di Febraio l'anno MDXV,
con informationi della natura sua, la quale secondo
Plinio è (sì come narrano i Portughesi) d'andare a
trovar l'Elefante assaltandolo e percotendolo sotto la
pancia con quel duro et acuto corno ch'egli tiene sopra
il naso, né mai si parte dal nimico né dal combatti-
mento in fin che non l'ha atterrato e morto; il che il
più delle volte gli succede, quando l'Elefante con la sua
proboscide non l'afferra per la gola e non lo strangola
nell'appressarsi. Fecesi dunque la forma del detto Rhi-
nocerote in bellissimi ricami che servivano anchor per
coperta di cavalli barbari, i quali corrono in Roma et


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