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Galilei, Galileo

Lettera a Madama Cristina di Lorena (1615)


esser revocato in dubbio, non che condennato, per luoghi della
Scrittura che avessero nelle parole diverso sembiante; poi che non
ogni detto della Scrittura è legato a obblighi così severi com'ogni
effetto di natura, né meno eccellentemente ci si scuopre Iddio negli
effetti di natura che ne' sacri detti delle Scritture: il che volse
per avventura intender Tertulliano in quelle parole: "Nos defi-
nimus, Deum primo natura cognoscendum, deinde doctrina reco-
gnoscendum: natura, ex operibus; doctrina, ex praedicationibus
."
Ma non per questo voglio inferire, non doversi aver somma
considerazione dei luoghi delle Scritture Sacre; anzi, venuti in
certezza di alcune conclusioni naturali, doviamo servircene per
mezi accomodatissimi alla vera esposizione di esse Scritture ed
all'investigazione di quei sensi che in loro necessariamente si con-
tengono, come verissime e concordi con le verità dimostrate. Sti-
merei per questo che l'autorità delle Sacre Lettere avesse avuto
la mira a persuadere principalmente agli uomini quegli articoli
e proposizioni, che, superando ogni umano discorso, non pote-
vano per altra scienza né per altro mezo farcisi credibili, che per
la bocca dell'istesso Spirito Santo: di più, che ancora in quelle pro-
posizioni che non son de Fide l'autorità delle medesime Sacre
Lettere deva esser anteposta all'autorità di tutte le scritture umane,
scritte non con metodo dimostrativo, ma o con pura narrazione
o anco con probabili ragioni, direi doversi reputar tanto conve-
nevole e necessario, quanto l'istessa divina sapienza supera ogni
umano giudizio e coniettura. Ma che quell'istesso Dio che ci ha
dotati di sensi, di discorso e d'intelletto, abbia voluto, posponendo
l'uso di questi, darci con altro mezo le notizie che per quelli pos-
siamo conseguire, sì che anco in quelle conclusioni naturali, che
o dalle sensate esperienze o dalle necessarie dimostrazioni ci ven-
gono esposte innanzi agli occhi e all'intelletto, doviamo negare
il senso e la ragione, non credo che sia necessario il crederlo, e
massime in quelle scienze delle quali una minima particella sola-
mente, ed anco in conclusioni divise, se ne legge nella Scrittura;
quale appunto è l'astronomia, di cui ve n'è così piccola parte, che
non vi si trovano né pur nominati i pianeti, eccetto il Sole e la


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