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Biblia, Ecl » Cerretani, Bartolomeo Hystoria Fiorentina - p. 33

Cerretani, Bartolomeo

Hystoria Fiorentina


l'Ancisa e al ponte a Rignano, non sendo anchora culto e purghato re-
spetto alla gran quantità dell'acqua hordinariamentte d'Arno di Sieve e
delle Chiane d'Arezo, come chiarisce Cornelio Tacito dicenddo che a
Roma erano gl'oratori fior<enti>ni et dell'altre colonie che disputavano
che l'acqua delle Chiane guastava loro e campi, el quale testo di Corne-
lio Tacito si trovò ne' temppi nostri. Il perché non si de' leggermente
reprendere certte antique memorie e fama, benché le manchino di ligit-
timi et aprovati auctori, considerato quantte diversse scursioni di bar-
beri n'abino non solo arssi e messi per mala via ma condotoli di là da'
monti, il che s'è visto ne' nostri tempi et ultimamente nel concilio di
Ghostanza et così nella Magna esserne trovati assai, neanche l'anticha
fama affermalla per vera sanza l'auctorità de' buoni scrittori <ma tutto
per porre al lectore con quelle breve notitie che si trovano, nel iuditio
del quale tutto si rimetta>.
Durò questo comertio insino a' tempi che Silla nella ciptà di Roma
superò e spenxe col fuocho et col ferro la partte mariana, et optenuto e
vintto così di fuori come dentro, et chiamato Felice, volendo retribuire e
donare gl'antichi della sua invictta militia per ultimo riposo e sedia
asegnò loro e campi e posessioni delli antichi fiesolani e quali nella
guerra havevon seguito Mario, et esendo sotto la silana militia invecchiati
sono da Marco Tullio Cicerone nella tertia invectiva contro a Catilina
chiamati huomini fortti vechchi robusti optimi, e quali si possono per la
commodità del piano dove al presentte è la ciptà di Firenze. Per le
prede che havevano fatto con Silla erano abondantissimi di richezze, il
perché atendevano a edifichare et empiere le case di vasi d'oro d'ar-
gento lettighe splendidi convivii ornamenti moltitudine di servi con ap-
parati suntuosi palazi regii cavalli vesti con ogni delichateza, pensando
ogni lor gloria et grandeza fussi in qualunche modo contentarssi et
spendere, di sortte che chaddono in maxima povertà. Le quali richeze e
spese causorno che im questi temppi pare che la ciptà fussi da lloro
fatta splendida et grande, benché solamente ne resti a' nostri ochchi <le
reliquie> del Teatro magg<i>ore, degl'Acqueducti, el Tempio di S.
G<i>ovanni già destinato a Martte <le Terme> et molte altre sumptuo-
sità publiche et private, dalla invidiosa antichità et vorace temppo
<quasi> loghore e resolute. Ed esenddo per queste spese rovinati et fal-
liti questi nuovi ciptadini fiorentini, per l'adietro sillani soldati, aspeta-
vano et desideravano che Silla di nuovo resucitassi o un altro simile a


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