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Seneca, Lucius Annaeus - Oedipus » Varchi, Benedetto L'Hercolano - p. 954

Varchi, Benedetto

L'Hercolano


queste stesse parole: Percioché, sì come i Greci delle loro quattro
lingue, cioè dell'attica, della ionica, della dorica e dell'eolica, formono
un'altra lingua che si dimanda lingua comune, così ancora noi della lin-
gua toscana, della romana, della siciliana, della viniziana e dell'altre
d'Italia ne formiamo una comune, la quale si dimanda italiana.
E
della medesima sentenza pare che sia il Castiglione, scrivendo nel primo
libro del suo Cortegiano queste parole: Nè sarebbe questo cosa nuova,
perché delle quattro lingue che havevano in consuetudine i scrittori
greci, eleggendo da ciascuna parole, modi e figure come ben lor veniva,
ne facevano nascere un'altra, che si diceva comune, e tutte cinque poi
sotto un sol nome chiamavano lingua greca.

Varchi. Quando le ragioni di sopra non militassero, le quali
militano gagliardissimamente, a cotestoro risponde il Bembo nel
primo libro delle sue Prose con queste parole poste nella bocca di messer
Trifone Gabriele: che sì come i Greci quattro lingue hanno, alquanto tra
sé differenti e separate, delle quali tutte una ne traggono che niuna di
queste è, ma bene ha in sé molte parti e molte qualità di ciascuna, così di
quelle che in Roma, per la varietà delle genti che sì come fiumi al mare
vi corrono e allaganvi d'ogni parte, sono senza fallo infinite se ne gene-
ra et escene questa che io dico, ciò è la cortigiana.
E poco di
sotto, volendo ribattere così frivolo argomento, fa che messer Trifone
risponda che oltra che le lingue della Grecia erano quattro, come dicea,
e quelle di Roma tante che non si numerarebbero di leggiere, delle quali
tutte formare e comporne una terminata e regolata non si potea, come di
quattro s'era potuto; le quattro grece nella loro propria maniera s'erano
conservate continovo, il che haveva fatto agevole a gli huomini di quei


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