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Aristoteles - De divinatione per somnum » Varchi, Benedetto L'Hercolano - p. 972

Varchi, Benedetto

L'Hercolano


le lingue tutte le scienze apprendere e apparare. E di più, perché
molti acuti ingegni del suo nobilissimo e fioritissimo Stato dalla povertà
rintuzzati non fussono, anzi potessero anch'essi mediante l'industria e lo
studio loro a' più eccelsi gradi de' più sublimi honori innalzarsi, instituì a
sue spese con ordini maravigliosi un solennissimo collegio nella
Sapienza stessa; le quali commodità, più tosto sole che rare in questi
tempi, e più tosto divine che humane, sono state ad infiniti huomini, e
sono ancora, e sempre saranno d'infiniti giovamenti cagione.
Laonde io per me credo, anzi tengo per certissimo, che quanto durerà il
mondo, tanto dureranno le lode e gli honori, e conseguentemente la vita
del duca Cosimo. E nel vero la somma prudenza, la singulare giustizia e
l'unica di lui...
Conte. Se voi sapete che in tutto è orbo chi non vede il sole,
non entrate hora in voler raccontarmi quelle cose, le quali sono per sé più
che chiarissime e notissime a ciascheduno, nonché a me, che l'ammiro et
osservo quanto sapete voi medesimo; ma più tosto, poscia che i
Fiorentini sono, con quella sicurtà che si corrono le berrette a' fanciulli
zoppi, stati spogliati del nome della lor lingua, se ciò è avvenuto loro o
per forza, o di nascoso, o per preghiere.
Varchi. In nessuno di cotesti tre modi propriamente.
Conte. Dunque non hanno che proporre interdetto nessuno,
mediante il quale possano per la via della ragione ricuperarne la posses-
sione et essere di tale e tanto spoglio reintegrati.
Varchi. Io non ho detto che siano stati assolutamente, ma quasi
poco meno che spogliati; e voi pur sapete che le possessioni delle cose
ancora coll'animo solo si ritengono.
Conte. Se dicessero che i Fiorentini non curando, anzi dispre-
giando la lor lingua, se ne fussero spodestati da sé medesimi e che le
cose le quali s'abbandonano non sono più di coloro i quali per qualunque
cagione, per non più volerle, l'hanno per abbandonate, ma di chiunche le
truova e se le piglia, che rispondereste voi?


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