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Biblia, Eph » Varchi, Benedetto L'Hercolano - p. 548

Varchi, Benedetto

L'Hercolano


mutolo, ancora che nascesse sordo; per non dire che questa favella pro-
pria e naturale si sarebbe qualche volta sentita in chi che sia, dove ella
non s'è mai sentita in nessuno: argomento certissimo che ella non è.
Conte. E' dicon pure che Herodoto racconta nelle sue storie di
non so qual re d'Egitto, il quale fece condurre due bambini tosto che
furon nati in un luogo diserto e quivi segretamente allevargli, senza
che alcuno favellasse loro mai, e che eglino in capo di quattro anni con-
dotti dinanzi a lui dissero più volte questa parola: be e, la qual parola in
lingua frigia dicono che significa 'pane'; e solo per questo argomento fu
dichiarato che quelli di Frigia erano i primi e più antichi huomini del
mondo.
Varchi. Il Boccaccio harebbe aggiunto ancora o di Maremma,
come fece quando volle provare che i primi e più antichi huomini del
mondo erano i Baronci di Firenze, che stavano a casa da Santa Maria
Maggiore.
Conte. Secondo me, voi volete inferire che quella d'Herodoto,
non ostante che fosse padre della storia greca, vi pare più novella che
storia. Ma ditemi per vostra fé, se un fanciullo s'allevasse in luogo
segreto e riposto, dove egli non sentisse mai favellare persona alcuna in
modo niuno, parlerebbe egli poi, e in qual linguaggio?
Varchi. Egli per le cose dichiarate di sopra non parlerebbe in
altro linguaggio che in quello de' mutoli.
Conte. E quale è il linguaggio de' mutoli?
Varchi. Lo star cheti o favellare con cenni.
Conte. E i mutoli non hanno la voce?
Varchi. Sì, ma non hanno il sermone, al quale si ricercano più
cose che alla voce; perché, se bene (come dice Aristotile) chiunche favel-
la ha la voce, non però si converte che chiunche ha la voce favelli, in
quel modo che tutti gli huomini hanno naturalmente due piedi, ma non


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