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Varchi, Benedetto

L'Hercolano


quello di Roma; da Costantino a Carlo Magno anni quattrocento ses-
santasette; dal quale Carlo Magno rincominciò e risurse l'Imperio occi-
dentale, il quale era stato scherno e preda de' Gotti e d'altre nazioni bar-
bare, e si trasferì ne' Franzesi l'anno ottocento uno. Da Carlo Magno
infino a Carlo, per sopra nome Grosso, anni settanta sette; da questo
Carlo Grosso, che fu figliuolo di Lodovico re de' Germani, cominciò
l'imperio ne' Tedeschi, dove è durato meglio di secento ottanta anni e
ancora dura. Dico oltra ciò che chi volesse considerare la vita,
cioè la durazione della lingua romana o vero latina, secondo le quattro
età dell'huomo, puerizia, adolescenza, virilità e vecchiezza, potrebbe
dire la sua puerizia o vero fanciullezza essere stata da che ella nacque
infino a Livio Andronico, il quale fu il primo scrittore che ella havesse,
che furono dall'edificazione di Roma anni cinquecento quattordici; nel
qual tempo fu possibile che si trovassero alcuni huomini, se non elo-
quenti, dotti; ma perché di loro non si trovarono scritture, se non pochis-
sime e di nessuno momento, il poterono gli antichi più tosto credere che
affermare. Vedete quanto penò la lingua latina innanzi non dico che
ella fusse nobile, ma havesse scrittori; e pure fu e si chiamava lingua.
Da Livio Andronico infino a' tempi che nacque, per mostrare quanti la
lingua latina havesse e frutti e fiori, Marco Tullio Cicerone, che non
arrivarono a cento quindici anni, fu l'adolescenza o vero gioventudine
sua; nella quale hebbe molti scrittori, ma duri e rozzi e che più devevano
alla natura che all'arte, come furono Catone et Ennio, i quali però si


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