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Biblia, Gn » Varchi, Benedetto L'Hercolano - p. 677

Varchi, Benedetto

L'Hercolano



Se la lingua volgare è una nuova lingua da sé,
o pure l'antica latina guasta e corrotta
Quesito sesto


Varchi. Coloro che vogliono biasimare questa lingua moderna e
avvilirla, i quali per l'addietro sono stati molti e hoggi non sono pochi, e
tra questi alcuni di grande e famoso nome nelle lettere grece e nelle lati-
ne, dicono tale esser la lingua volgare per rispetto alla latina, quale la
feccia al vino, perché la volgare non è altro che la latina guasta e corrotta
hoggimai dalla lunghezza del tempo, o dalla forza de' Barbari, o dalla
nostra viltà. Queste sono le loro parole formali, dalle quali può ciascu-
no conoscere chiaramente loro oppenione essere che la lingua latina anti-
ca e la volgare moderna non siano nè sieno state due lingue, ma una sola,
cioè l'antica guasta e corrotta.
Conte. E voi che dite?
Varchi. Che elle sono due, cioè che la latina antica fu e la volgare
moderna è una lingua da sé.
Conte. E come risponderete alle loro ragioni?
Varchi. Io non veggo che alleghino ragione nessuna; anzi, se io
intendo bene le loro parole, e' mi pare che implichino contradizzione.
Conte. Che significa implicare contradizzione?
Varchi. Dire cose non solamente tra sé contrarie, ma eziandio con-
tradittorie; dir cose che non possano stare insieme, anzi tolgano et ucci-
dano l'una l'altra e, brevemente, dir sì e no, e no e sì d'una cosa stessa in
un tempo medesimo, come fanno coloro che giuocano il giuoco delle
gherminelle, o vero che l'è dentro e che l'è fuori.


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