BIVIO: Biblioteca Virtuale On-Line
Vergilius Maro, Publius (Pseudo) - Catalepton » Varchi, Benedetto L'Hercolano - p. 691

Varchi, Benedetto

L'Hercolano



Di quanti linguaggi e di quali sia composta
la lingua volgare
Quesito settimo


Varchi. Io so, e se io nol so io penso di saperlo, qual cagione
v'habbia mosso a dovermi fare questa dimanda; alla quale non mi
pare di potervi rispondere, se io prima alcune cose non vi dichiaro.
Devete dunque sapere che ogni parlare consiste, come testimonia
Quintiliano, in quattro cose; in ragione, in vetustà, o vero antichità, in
autorità e in consuetudine, o vero uso; ma al presente non accade che io
se non della prima di queste quattro favelli, ciò è della ragione; e perché
la ragione delle lingue vien loro massimamente dall'analogia e tal volta
dall'etimologia, bisogna che io che cosa è propriamente etimologia e che
analogia vi dichiari; e questo non mi par di poter fare nè convenevol-
mente nè a bastanza, se io non piglio un principio universale e dico che
tutte le cose che sono sotto il cielo, o naturali o artifiziali che elle sieno,
sono composte di tutte e quattro queste cagioni: materiale, formale, effi-
ciente e finale; perché l'esemplare e l'instrumentale, le quali poneva
Platone, si comprendono sotto l'efficiente. La cagione materiale d'al-
cuna cosa è quella materia della quale ella si fa, come il marmo o il bron-
zo a una statua; la formale è quella che le dà la forma, ciò è la fa essere
quello che ella è, perché altramente non sarebbe più mortale che divina,
nè più Giove o Mercurio che Pallade o Giunone; l'efficiente è colui che
la fa, cioè lo scultore; la finale è quello che muove l'efficiente a farla, o


pagina successiva »
 
p. 691