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Averroes - In De divinatione per somnum » Varchi, Benedetto L'Hercolano - p. 705

Varchi, Benedetto

L'Hercolano


lasso e lassare, lontano, lagnare e lusingare, maniera, montagna,
mogliere, mancia, mattino, menzogna
e menzognere, martire, malvagio,
membranza
e membrare, megliorare, mescolare, meraviglia e meravi-
gliare
, scritto per e e non per a, ma, cioè sed, mai, cioè unquam, mentre,
cioè donec, paura, parvenza, perdono, paraggio, pregione e pregioniero,
scritti colla lettera e e non colla i, piacente, piagnere, parere, però, cioè
ideo o quapropter, roba e rubare, ricco, ricchezza o riccore, rossignuol,
che altramente si dice lusignuolo, senno, soccorso, strano, sguardo e
sguardare, schermire, saper grado, scampare, tomba, testa, torto, cioè
'ingiustizia', trovare, toccare, tenzonare, travaglio e travagliare, trastor-
nare
, o vero frastornare, trapassare, tosto e tantosto, e molti altri che mi
sono fuggiti della memoria. I modi del favellare cavati da' poeti pro-
venzali sono non pochi, come dare la preposizione in a' gerundii, che
forniscono nella sillaba do, onde il Petrarca disse:
in aspettando un giorno;
e quello che i Latini dicono parum abfuit quin moreretur dicono i
Toscani provenzalmente per poco non morì, come si vede spesse
volte nel Boccaccio, ma hora non mi sovvengono nè è il tempo di rac-
contargli tutti.


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