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Aristoteles - Problemata » Varchi, Benedetto L'Hercolano - p. 741 » Stanze » Varchi, Benedetto L'Hercolano - p. 723

Varchi, Benedetto

L'Hercolano

Sia per sempre risposto: io non vo' nulla,
Che non mi manca, grazia di Dio, nulla,

e tutto quello che segue.
Varchi. Sappiate che nulla nel volgar fiorentino vuol dire alcuna
volta 'qual cosa', perché due negazioni appresso noi non affermano,
come appresso i Latini, ma niegano, come appresso i Greci e gli
Hebraici; e tanto è a dire in fiorentino e' non v'è nessuno, quanto e' non
v'è alcuno
, o vero persona.
Conte. Io per me non direi mai a uno datemi nulla, quando
volessi da lui qualche cosa.
Varchi. Nè io, perché non istarebbe bene.
Conte. Se nulla significa 'qual cosa', come voi dite, perché non
istà bene?
Varchi. Io non dico che nulla voglia significare semplicemente
'qual cosa', ma alcuna volta; come chi dimanda: hai tu nulla? o evvi
nulla?
vuol dire 'hai tu?' o 'evvi qual cosa?', e in tal caso il dimandato
può rispondere, non havendo o non vi essendo niente; nulla o non nulla,
come più gli pare. E quando il Petrarca disse:
Che ben può nulla, chi non può morire,
poteva dire può non nulla o non può nulla, e quando disse:


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