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Plato - Epinomis » Varchi, Benedetto L'Hercolano - p. 759

Varchi, Benedetto

L'Hercolano


tro, cioè 'di quella cosa'; come chi favellando o d'uno huomo, o d'una
donna, o d'una qualche cosa dicesse: io ne sono informato o io ne
resto soddisfatto
. Se nell'allativo, significa o 'da lui' o 'da quella
cosa', come chi intendendo o da huomo, o da donna, o da alcuna altra
cosa di genere neutro dicesse: egli ne seguirono infiniti beni.
Alcuna volta l'antecedente, cioè quello che va innanzi e che si debbe
riferire dalla ne, è singulare e ciò non ostante la ne come se plurale fusse
lo riferisce, come si può vedere in queste parole del Boccaccio: con
l'aiuto d'alcun portatore quando havere ne poteano
. E quello che
è più da notare è che l'antecedente è alcuna volta tutta una parte o una
sentenza intera, come quando il Boccaccio disse, pur di ser Ciappelletto
favellando: e se egli pur si confessa, i peccati suoi sono tali che il mede-
simo ne avverrà
; dove ne significa e riferisce 'di quel suo confessarsi
ne avverrà il somigliante, cioè sarà gittato a' cani'; e il Petrarca in questo
medesimo modo disse leggiadramente:
Quando io fui preso e non me ne guardai.
E il medesimo in un altro luogo più chiaramente, ma non già con
minore leggiadria:


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