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Orpheus - Fragmenta » Varchi, Benedetto L'Hercolano - p. 799

Varchi, Benedetto

L'Hercolano


Vuoi cantar meco? Ora incomincia affatto.
Varchi. È vero; ma volete voi che sì poche cose e tanto piccioli
errori, e massimamente in un'opera così grande, così nuova e così bella,
facciano che ella si debbia non dico biasimare, come fanno molti, ma
non sommamente lodare, anzi ammirare? Non vi ricorda di quello
che disse Horazio nella sua Poetica?
Verum ubi plura nitent in carmine, non ego paucis
Offendar maculis, quas aut incuria fudit,
Aut humana parum cavit natura
etc.
Non disse egli ancora nella medesima Poetica che, non che altri,
Homero alcuna volta sonniferava? ben che quel luogo sia da alcuni
diversamente inteso e dichiarato. Non devemo noi più maravigliarci
e maggiormente commendarlo che egli, essendo forestiero, scrivesse nel-
l'altrui lingua e in verso e in prosa così bene e leggiadramente, che pren-
dere maraviglia e biasimarlo che egli in alcune poche cose e non di
molto momento fallasse? E poi che sono sdrucciolato tanto oltra
per compiacervi, sappiate che io tengo impossibile che uno, il quale
non sia nato in una lingua o da coloro che nati vi sono apparata non
l'habbia, o viva affatto o mezza viva che ella sia, possa da tutte le parti
scrivervi dentro perfettamente, se già in alcuna lingua tanti scrittori non


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