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Plato - Phaedrus » Vergilius Maro, Publius - Bucolica » Varchi, Benedetto L'Hercolano - p. 816

Varchi, Benedetto

L'Hercolano


Varchi. Ditelomi.
Conte. Il Caro a facce 31 narra come Alcibiade dice appresso
Platone d'havere imparato dal volgo di ben parlare grecamente; e che
Socrate approva il volgo per buon maestro e per laudabile ancora in que-
sta dottrina e che per voler far dotto uno in quanto al parlare bisogna
mandarlo al popolo. Ora io vi dimando non se queste cose son vere,
perché essendo di Platone, le credo verissime, oltra che di sopra sono
state dichiarate da voi; ma dimandovi se Platone le dice.
Varchi. Dicele tutte a capello, perché?
Conte. Perché le parole usate dal Castelvetro a carte 6 nella
prima impressione e a 10 nella seconda me ne facevano dubitare, dicen-
do egli così: posto che fusse vero che queste cose si dicessero tutte appo
Platone
; perché messe egli in dubbio le cose chiare?
Varchi. Io non vi saprei dire altro se non che, come dissi ancora
di sopra, il Castelvetro si va aiutando colle mani e co' pié e, come quegli
che affogano s'appiccherebbono (come si dice) alle funi del cielo, usa
tutte quelle arti che sa e può, non solo per iscolpare sé, ma per incolpare
Annibale; oltra che il modo dello scrivere sofistico è così fatto.


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