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Biblia, Ecl » Varchi, Benedetto L'Hercolano - p. 835

Varchi, Benedetto

L'Hercolano


luogo?
Varchi. Quale?
Conte. Che quella eruditissima nazione de' Greci era tanto inetta
che non conosceva il vizio della inettitudine e, non lo conoscendo, non
gli havea potuto por nome.
Varchi. Voi mi serrate troppo tra l'uscio e 'l muro; che posso
sapere io e che accade a voi dimandare di cotesto? Io per me credo di
no, nè credo che Cicerone il dicesse egli; perché cotali cose, più che per
altro, si dicono da gli ingegni grandi et elevati o per giuoco o per galan-
teria.
Conte. E del nome convivio, il quale noi chiamiamo convito, che
dite? Non vi pare egli, come a Cicerone, che fusse meglio posto e più
segnalatamente da' Latini che da' Greci symposio?
Varchi. Parmi; quanto è cosa più civile e più degna il vivere insie-
me che il bere e lo sbevazzare di compagnia; e il medesimo dico del
nome della divinazione e della innocenza; e chi starà in dubbio che i
Latini non habbiano molte cose o trovate da sé o cavate da' Greci miglio-
ri delle loro, come n'hanno i volgari migliori di quelle non solo de'
Latini, ma de' Greci ancora?
Conte. Havete voi veduto certi epigrammi latini che fece messer


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