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Orpheus - Hymni » Varchi, Benedetto L'Hercolano - p. 839

Varchi, Benedetto

L'Hercolano


qualche luogo e da qualche altra lingua; e non di meno grande obligo
deve havere la lingua latina alla greca e i romani huomini a' Greci; il che
nel vero fecero sempre, lodandola e innalzandola fino alle stelle.
Considerate quante volte e con quanta loda e venerazione ne favellano
Quintiliano e tanti altri scrittori così di prosa come di versi; non dice
Horazio, tra gli altri:
Vos exemplaria graeca
Nocturna versate manu, versate diurna;

e nella medesima Poetica:
Graiis ingenium, Graiis dedit ore rotundo
Musa loqui, praeter laudem nullius avaris
?
Potremo dunque conchiudere che la lingua latina è inferiore alla
greca di bontà o vero di ricchezza, superiore di gravita e di nobiltà poco
meno che pari.
Conte. Questa conchiusione non mi dispiace; ma tra la greca e la
toscana, come la saldate voi quanto a ricchezza?
Varchi. La greca semplicemente è più ricca.
Conte. Che vuol dire semplicemente? Forse che semplice sarebbe
e per avventura scempio chiunche altramente credesse?
Varchi. Scherzate pure a vostro modo e motteggiate quanto vole-
te, che egli non v'è a un bel bisogno quella differenza che voi vi date ad
intendere. Semplicemente vuol dire 'considerando l'una e l'altra assolu-
tamente e senza alcun rispetto'; ma se si considerassino rispettivamente,
cioè come quella è mezza morta e questa viva affatto, la toscana, non che
a lungo, a corto andare potrebbe non solo agguagliare, ma avanzare
la greca. E a ogni modo male si può fare comparazione tra una cosa


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