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Porphyrius - Isagoge » Aristoteles - Oeconomica » Varchi, Benedetto L'Hercolano - p. 882

Varchi, Benedetto

L'Hercolano


Che la mia Comedģa cantar non cura.
E quest'altro:
Flegģas, Flegģas, tu gridi a voto.
E quello del reverendissimo Bembo:
O Hercolč, che travagliando vai,
Per lo nostro riposo, etc.

E per la medesima cagione bisogna alcuna volta dividergli e
quasi spezzare le parole in pronunziando per rispondere cogli accenti alle
cesure de' Latini e fare che dove non paiono versi misurati, quale
tra gli altri č quello del Petrarca fiorentino:
Come chi smģsuratamente vuole.
E in quello del Petrarca viniziano:
E grido, o dģsavventuroso amante.
E chi non vede che questa parola sola, misericordiosissimamente, č
bene undici sillabe, ma non gią verso buono e misurato, solo per
cagione degli accenti? Ma hora non č tempo d'insegnare le
leggi nč del numero poetico (del quale, oltra il Bembo nelle Prose,


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