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Gellius, Aulus - Noctes Atticae » Cerretani, Bartolomeo Dialogo della mutatione di Firenze - p. 8

Cerretani, Bartolomeo

Dialogo della mutatione


de l'ordine naturale le quali noi chiamiamo miracoli. Et da questa
scientia, come afferma Ermippus Pittagorico, trasse e principi della sua
filosofia Pittagora, antichissimo dagli altri filosofi.
GIO.: Questo nome cabala?
GIR.: Il magno Dio è notissimo che dette a Moisé la legge scritta, la
qual volle che manifestassi al popolo, l'intentione delle quali largamente
gli manifestò, comandandoli che non la scrivessi né la manifestassi a
persona, salvo che al sommo sacerdote Aron che li doveva succedere, et
così successive, acciò i segreti del Signore non si profanassino manife-
standoli al volgo imperito. Questa cirimonia del manifestare l'intention
di Dio dandola l'un l'altro si chiama cabale, hoc est traditio; la qual durò
insino al tempo d'Esdra profeta, nel qual termine, sendo seguite la catti-
vità delli ebrei et per la inopinata morte de' sommi sacerdoti, quasi che
persa tale intelligentia, Idio gli comandò che la scrivessi in 72 libri per
li 72 nomi divini, secondo il costume de' cabalisti. Et così fe', perché il
conte Joanni della Mirandola, primo dimostratore di questa dottrina a
l'Italia, afferma ne' sua tempi a Roma havere visto e letto un di essi 72 li-
bri, mostrando che questo intelletto sacro conciliò assai con quello de'
nostri teologi cristiani. Hora ti potrei dire più destinto di questa arte ca-
balistica quello che la sia, con chi fu revelata o chi lo rivelò, chi lo ricevé,
che comodo o utile faccia questa recetione, che ordine è di quest'arte,
pel mezzo della quale si faccia e miracoli, e come la fu la prima revela-
tion divina dopo la rovina universale del primo nostro padre, il quale
crucciandosi et pia<n>ggendo la perdita del luogo delle delitie per la di-
subidientia, meritò misericordia e però Dio gli fe' intendere per l'angelo
che finissi il pianto, perché di lui nascerebbe il salvatore del mondo, el
nome del quale si exprimerebbe per queste quattro lettere qui seguente:
i.h.u.h. Hora tutto il romore de' cabalisti consiste in esporre queste let-
tere per intendere questo salvatore del mondo come e quando e' debba
venire, el nome e chi gli habbia a essere.
E perché hauta la revelatione Adam con non pensata letitia lo con-
ferì a Eva, di che fatto il sacrificio, con infinita allegrezza si congiun-
sono; donde che Eva, sentendo havere concepito un figl<iuol>o, escla-
mando con gaudio disse: «Io acquisto l'huomo delle quattro lettere»,
pensando havere a partorire il Salvatore. Doppo e quali molti di quelli
padri antichi pensorno haverlo creato. Questa fu la prima cabalia.


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