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Orpheus - Argonautica » Castelvetro, Lodovico Correttione del Dialogo delle lingue - p. 151

Castelvetro, Lodovico

Correttione d'alcune cose del Dialogo delle lingue di Benedetto Varchi


male ad imaginarsi che egli studiosamente l'habbia lasciato
perdere, accioché non si possa far fede con altro — essendo pe-
raventura essempio unico — che con la mia testimonianza della
verità.
Hora io non so se per le cose soprascritte si pruovi o non si
pruovi che io sia maldicente, ma so bene che, se si pruova che
io sia maldicente, io voglio anzi essere cosí fatto maldicente
che lodatore bugiardo fatto come è il Varco. Il quale non per
cenni, ma per parole chiare m'incolpa come maldicente che io
nomini Annibal Caro non per poeta, ma con appellatione di
dispregio versificatore, allontanandomi dalla verità et dalla te-
stimonianza di Lilio Grigoro Giraldo che nel libro de' poeti
vulgari, come è stato detto

tra poeti et non tra versificatori racconta et celebra Annibal Caro.

Hora io non niego d'haver nominato il Caro per versificatore,
non parendomi d'haver detto male ma vero di lui, havendo io
provato che egli non era poeta, essendo la 'nventione della sua
canzone stata involata a Pietro Ronzardo, sí come appare, et
non trovata da lui, et essendo magagnata in molte parti, co-


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