BIVIO: Biblioteca Virtuale On-Line
Biblia, Io » Castelvetro, Lodovico Correttione del Dialogo delle lingue - p. 166

Castelvetro, Lodovico

Correttione d'alcune cose del Dialogo delle lingue di Benedetto Varchi


La qual cosa è assai manifesta a chi legge i libri scritti poco so-
pra il tempo del Boccaccio et al tempo del Boccaccio, ne' quali
si truova assai sovente. Ma accioché intendiate a che fosse di-
rizzato il mio motto, se “menomare” fosse pane o melone, poi-
ché è voce affettata, io volli dire che voce piú ricercata et meno
usata è “affettare” in questa significatione che non è “menoma-
re”, non si trovando in libro niuno né usandosi per niuno, se
non per persone ignoranti che parlano latino in vulgare, come
sono notai et maestri da scuola che insegnano le prime lettere
a' fanciulli et simili.

[xxviii]
Appresso il fiorentino mostrò un'altra chiosa posta
nella narratione delle pistolenza intorno alla voce «habituri»,
et era cosí fatta:

Questa voce non fu scritta dal Boccaccio in questo luogo, né si truova
altra volta in questo libro né in niuno altro dell'autore né in niuno al-
tro d'altro autore, né s'usò mai nel popolo toscano né s'usa, ma per
errore della mano d'alcuno scrittore è venuta scritta cosí fatta in luo-
go d''habitari'.


— Hora — dissi io — «habitari» non fu scritto dal Boccaccio né


pagina successiva »
 
p. 166