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Galenus, Claudius - De febrium differentiis » Castelvetro, Lodovico Correttione del Dialogo delle lingue - p. 197

Castelvetro, Lodovico

Correttione d'alcune cose del Dialogo delle lingue di Benedetto Varchi


dell'historia, la quale o non si comprende sotto l'eloquenza,
della quale hanno parlato i maestri di ritorica, o n'è una parti-
cella, la quale infino a qui non è stata insegnata se non imper-
fettamente.
Né è da trapassare sotto silentio come, antiponendo il Varco
l'eloquenza alla pittura et alla scoltura per due rispetti, et per-
ché l'eloquenza fa vedere i corpi et gli animi, cioè le cose visi-
bili et invisibili, et perpetuamente, <mentre> la pittura et la
scoltura non fanno vedere se non i corpi, cioè le cose visibili,
et a tempo, adduce l'autorità del Petrarca che dica questo nel
sonetto L'aspettata virtù che 'n voi fioriva. S'inganna, percioché il
Petrarca non antipone la poesia per cagion di memoria alla
scoltura se non per un rispetto, cioè per l'eternità et non per al-
tro, cioè perché faccia vedere le cose visibili et invisibili dicen-
do:

Pandolfo mio quest'opere son frali
al lungo andar ma 'l nostro studio è quello
che fa per fama gli huomini immortali.


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