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Biblia, Eph » Castelvetro, Lodovico Correttione del Dialogo delle lingue - p. 202

Castelvetro, Lodovico

Correttione d'alcune cose del Dialogo delle lingue di Benedetto Varchi


alcuno fu mai veramente servo d'alcun signore et propriamen-
te nomato servo, perché gli fosse servata la vita, havendo meri-
tata la morte, Benedetto Varco è veramente servo del duca
Cosimo et propriamente s'appella suo servo, sí come è vie piú
che manifesto a molti, et questo diciamo, accioché altri non
credesse che egli si nominasse servo di quel duca, essendo fran-
co, per humiltà et per una cotale usanza lusinghevole; et ap-
presso è da sapere che egli, essendo veramente servo di quel
principe, non poteva, senza commetter furto, donare altrui
questo dialogo che haveva compilato, se non haveva licenza da
lui, essendo di diritta ragione tutto quello che opera et guada-
gna il servo del signor suo; et ultimamente è da sapere che egli,
essendo, come dicemmo, servo di quel principe, non può senza
commetter furto donare questo dialogo o al duca Cosimo o al
figliuolo, conciosiacosa che non ne possa far dono, se prima
non ne priva il signore di cui era, dovendo il dono essere di co-
sa propria et non d'altrui. Adunque Benedetto Varco, che inti-
tola questo libro al principe don Francesco et appella questa
intitolatione «dono», non lo può fare legittimamente cone
servo del duca Cosimo né come salariato, non essendo salaria-
to da lui perché scriva dialogo di lingue, ma l'Historia fiorenti-
na
; et posto che fosse anchora salariato per questo, non lo
potrebbe presentare a lui o al figliuolo come dono, essendo
opera che è stata comperata da lui et vendutagli dal Varco mol-
to cara.

[xxxix] «Le cagioni del componimento del dialogo fu-
rono etc.».

Poi che Benedetto Varco afferma d'esser servo del
duca Cosimo et è veramente, non è maraviglia se ritiene delle
qualità servili, tra le quali la prima è l'essere bugiardo, sí come
è bugiardo in raccontare l'origine et la cagione al suo principe


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