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Biblia, Io » Castelvetro, Lodovico Correttione del Dialogo delle lingue - p. 206

Castelvetro, Lodovico

Correttione d'alcune cose del Dialogo delle lingue di Benedetto Varchi


questione d'un suo servo et salariato, quale è il Varco, v'hanno
interesse et in certo modo è causa loro propria. Per la qual cosa
faranno in questa come fanno nell'altre nelle quali hanno inte-
resse et sono loro proprie, non le volendo giudicare, ma le ri-
mettono a giudici non sospetti, li quali, non havendo riguardo
a niuna altra cosa che al diritto et al dovero, le terminano. Il che
è essempio raro a' nostri dí di giustizia di principe singolare, il
quale, quantunque la passione nelle cose proprie non vi sia in
lui tanto potente di poter farlo traviare dal diritto sentiero, non
vuole che altri possa anchora sospettare o apporgli che egli ne
sia traviato. Laonde corre la fama per lo mondo che il suddito
del duca Cosimo nel piatire con lui non è punto di piggiore
conditione che si sarebbe se piatisse con un altro privato et suo
pari.

[xli] «Dalla cui finale sententia, etc.».
Chi potrà negare
che il Varco non habbia causa profittevole, honesta et giusta al-
le mani, poiché si confida tanto nelle ragioni che l'hanno tratto
a questionare che si contenta anchora di farne giudice chiun-
que v'habbia interesse, cioè la parte aversaria, con questa con-
ditione però, che quel cotale si ponga davanti a gli occhi nel
giudicare la giustitia solamente et non lo 'nteresse. Il che se
non è vanità, quale sarà vanità? A che rimette egli il giudicio di
ciò a coloro che v'hanno interesse per volere che si creda che
egli habbia tanta ragione, che l'aversario stesso con la sua sen-
tentia l'appruovi, se lo 'nteresse et l'essere aversario dee cessare
et non nuocere punto né far pregiudicio al Varco?
Ma che diremo noi del grande scongiuro che egli fa, perché
gli si presti fede che nel trattare questa causa non habbia ri-
guardato a niuno interesse proprio, ma solamente alla pura et
nuda ragione, quasi che sia vetato alla parte nel piatire ad have-
re rispetto allo 'nteresse proprio, o che il giudice nel dar la sen-
tentia debba riguardare ad altro che alle ragioni allegate et alla
pruova. Il quale scongiuro non gli è stato niente offerto né dal-
la parte aversaria né da' giudici, ma fuor di tempo è stato con-
ceputo da lui per vanità, et perciò gli si dee prestare quella fede


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