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Plato - Sophista » Castelvetro, Lodovico Correttione del Dialogo delle lingue - p. 213

Castelvetro, Lodovico

Correttione d'alcune cose del Dialogo delle lingue di Benedetto Varchi


Tramuta appresso Macrobio un calzolaio in sartore (32.24),
dicendo:

Io mi ricordo pure che Macrobio nel secondo libro de' Saturnali rac-
conta come un certo sarto etc.


Ma appo Macrobio si parla di sutore, cioè d'un calzolaio.
Tramuta appresso se stesso Lilio in Cinthio, sopranominan-
do Grigorio Giraldo Cinthio, quando lo dovrebbe sopranomi-
nare Lilio, percioché Cinthio è il sopranome di Giovanni Bat-
tista Giraldo et Lilio di Grigoro Giraldo.
Tramuta pure appresso se stesso Bologna in Firenze, quando
racconta che in Firenze gli fu fatta una ambasciata da parte mia
che dovesse confortare il Caro a stampare l'Apologia. La qual
cosa, sí come dissi di sopra, avenne in Bologna et non in Firen-
ze.
Ultimamente pare che tramuti nel titolo della sepoltura di
Plauto «parlare in lingua latinamente» in «parlare» simplice-
mente (125.31), dicendo:

Le comedie del quale, fuori solamente alcune parole et modi di favel-
lare che erano nella bocca degli huomini di quella età, sono latinissi-
me et tanto proprie che le muse, se russe stato loro necessario o venu-
to e uopo il favellare, havrebbono plautinamente (come dicevano gli
antichi) favellato,


conciosiacosa che nel predetto titolo non si dica simplicemen-
te che le muse, se fosse stato loro necessario o venuto ad uopo
il favellare, ma il favellare latinamente.


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