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Plato - Sophista » Castelvetro, Lodovico Correttione del Dialogo delle lingue - p. 218

Castelvetro, Lodovico

Correttione d'alcune cose del Dialogo delle lingue di Benedetto Varchi


lissimo, secondo Aristotile, all'huomo, conciosiacosa che la
maraviglia et lo stupore non si generi ne gli animi gentili et
magnanimi né similmente ne gli animi che non sono gentili né
magnanimi per le cose che sono massimamente naturali al-
l'huomo, anzi l'esser massimamente naturali fa cessare la ma-
caviglia, ma il non essere maturali la fa nascere et crescere.
Laonde Aristotele per far bella la favola, richiedendovi fra l'al-
tre cose la maraviglia, dà uno esempio contra natura della sta-
tua di Mitio che, caggendo, uccise il colpevole della morte di
colui di cui era statua, quasi la statua, che non ha intelletto né
senso, havesse riconosciuto l'uccisore e 'l nemico del rappre-
sentato da lei et n'havesse voluto far vendetta, il che è contra
natura della statua.
Hora, perché il Varco adduce questa autorità d'Aristotele per
dimostrare le proprietà del poeta per le quali è differente da
quelle del versificatore, né parla bene né dell'une né dell'al-
tre, non sarà male che diciamo noi quale propriamente sia il


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