Castelvetro, Lodovico
Correttione d'alcune cose del Dialogo delle lingue di Benedetto Varchi
ma il tacere d'uno quando a lui tocca la risposta, opera et signi-
fica che l'altro non parli, a cui la risposta meno tocca. Sí come
havendo Statio dimostrata l'affettione che haveva d'essere con
Virgilio et di conoscerlo grandissima, a Virgilio toccava manife-
starsi, il che non voleva anchora fare, et tacendo, dimostrava a
Dante, a cui meno toccava il manifestarlo, che dovesse tacere.
86.20 Non pruova il verso di Dante addotto dal Varco pur
nel ventesimo primo del Purgatorio:
Io pur sorrisi come l'huom ch'amicca,
che «ammiccare» sia 'far cenno con gli occhi', o significhi nic-
tare latino, percioché parla del riso. «Io pur sorrisi», ché riso et
pianto son tanto seguaci:
Perché la faccia tua testeso
un lampeggiar d'un riso dimostrommi.
«Ammiccare» adunque non è simplicemente o propriamente
'far d'occhio', o 'cenno con l'occhio', ma 'fare alcuno atto per si-
gnificare ad altrui alcuna cosa', et viene da >micare latino, che si-
gnifica 'risplendere' e 'scintillare', et 'mostrare la luce nelle te-
nebre'. Laonde Dante ottimamente soggiunse:
Un lampeggiar d'un riso dimostrommi.
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