BIVIO: Biblioteca Virtuale On-Line
Timaeus Locrus - De natura mundi et animae » Castelvetro, Lodovico Correttione del Dialogo delle lingue - p. 102

Castelvetro, Lodovico

Correttione d'alcune cose del Dialogo delle lingue di Benedetto Varchi


'ngiuria perteneva tutta a me solo et che io era presto a sicurar-
nelo per tutte quelle vie che sapesse domandare, per esser cau-
to. Et appresso, se gli rincresceva la spesa da farla stampare, che
io similmente era presto a pagarne la stampa. Et questo mandai
loro dicendo, accioché tanto maggiore fosse il guadagno del
Caro, conciosiacosa che egli sia non pure scrittore delle sue
opere, ma anchora carissimo venditore, in tanto che della Fi-
cheide
sua che fece stampare, et vendè, et guadagnò tanto che
ne trasse cosí gran quantità de denari che ne pagò la dote inte-
ra, come si dice, per la sorella che maritò, et fece poi stampare
et vendè questa Apologia che a lui non costava cinque per cin-
quanta, non che la donasse come si sogliono donare cosí fatte
cosette. Et oltre a ciò feci dire al Varco che, perché io sapeva
che il Caro teneva gran conto di lui et spetialmente in questa
cosa, nel dovesse confortare ad istamparla.

[viii]
Il Caro non mi diede risposta niuna, ma il Varco mi ri-
spose che io stessi di buona voglia che io havrei quello che de-
siderava, et che l'Apologia si stamperebbe et, se poi che veduta
l'havessi non fossi caduto morto, io era un gran valenthuomo.
Le quali parole ha nel suo dialogo modificate, dicendo che, se
io in leggendola non venissi meno, farei non picciola pruova, et
di certo io per suo giudicio suderei et tremerei in un tempo
medesimo. Et soggiunse, se poi avenisse che io rispondessi, il
che egli non credeva che io fossi per fare, non voleva che altri
s'impacciasse in rispondere di nuovo. Et di quindi vuole il Var-
co che si creda che gli fosse prestata cagione da confortare il
Caro a stampare l'Apologia, et vel confortasse, et che per indu-
cervelo piú agevolmente, se avenisse che io tentassi da capo di


pagina successiva »
 
p. 102