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Herodotus - Historiae » Aristoteles - Metaphysica » Castelvetro, Lodovico Correttione del Dialogo delle lingue - p. 122

Castelvetro, Lodovico

Correttione d'alcune cose del Dialogo delle lingue di Benedetto Varchi


danza di parole, ma non credo già con cosí gran baldanza d'ani-
mo, che la divisione delle lingue forestiere fatta da me, delle
quali parlano i maestri di ritorica citati dal Caro fuori di tempo
nella sua Apologia, è «confusa et sophistica» et nulla et non
mostra la cosa star cosí per pruova niuna.
Et perché non mostra la cosa star cosí per pruova niuna, per
non allungare piú che si convenga questa scrittura senza neces-
sità, mi basterà rispondendo dirgli che la predetta mia divisio-
ne delle lingue forestiere, quanto appertiene a quello di che si
tratta in quel luogo, è distinta, leale et vera. Et perché io haveva
detto che le maniere della lingua straniera naturale erano due,
una delle quali è

che ha i corpi de' vocaboli, cioè le vocali et le consonanti principali et
constitutrici de' corpi de' vocaboli molto differenti da que' della natu-
ra et ha similmente gli accidenti, cioè le terminationi dimostranti
persone, casi, sessi, numeri et simili cose,


et l'altra è

che ha gli accidenti de' vocaboli soli differenti dalla nostra,

il Varco, interpretando lealmente quelle mie parole, ha i corpi
de' vocaboli et, non ostante la mia chiarissima spositione spo-
nendole per lettere, cioè per le forme et per le figure della


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