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Augustinus, Aurelius - De civitate Dei » Guiducci, Mario Discorso delle comete - p. 50

Guiducci, Mario

Discorso delle comete


sibili, insieme si accozzano e fanno contigui; perché l'apparire indivisi-
bile altro per avventura non è, ch'essere invisibile e non apparire; onde
se in una distanza di mille braccia un granello di grano non è al nostr'oc-
chio visibile, potremo chiamarlo apparentemente indivisibile; e pure è ma-
nifesto, che ammassandone molti e molti, si faranno visibili e si mostrer-
ranno in gran mole. Ma non ci partiam da nostra materia. La Via Lattea
è cotanto alla cometa rassomigliante, che Aristotile ha creduto e scritto,
essergli, per modo di dire, sorella e d'una medesima esalazion generata.
Questa nondimeno, come dal nostro Accademico n'è stato fatto chiara-
mente vedere, è composta e formata di piccolissime stelle, ciascuna da per
sé al nostr'occhio invisibile; e pure occupa ella così grande spazio del
cielo. Onde si potrebbe, per Anassagora e Democrito, ritorcere l'argo-
mento in questa guisa contra 'l Filosofo: La Via Lattea è così alla cometa
di colore e di lume rassomigliante, ch'ella è, per tuo detto, della stessa
materia; ma ella è un aggregato di minutissime stelle; la cometa dunque
è, conforme al tuo discorso, composta di molte stelle.
Non però, essendo false l'opposizioni d'Aristotile, è vera la da lui va-
namente oppugnata sentenza. Perciocché, come dice Seneca, vedendo noi
spesse volte avvenire congiunzion di pianeti, non veggiamo tuttavia co-
mete, come dovrebbe accadere s'elle in tal maniera si producessero: né
elle tanto tempo durerebbono, anzi svanirieno in un tratto, per la velo-
cità del corso di quelle stelle onde fussero cagionate; che però brevissimi
sono gli eclissi, perché la medesima celerità ch'avvicina e congiugne, di-
scosta parimente e disunisce, le stelle.
Né più francamente vien dal medesimo Aristotile impugnata la se-
conda opinione, altro non le portando in contrario se non che, dovendo
necessariamente e per lor natura tutte le stelle erranti far le loro revo-
luzioni sotto 'l zodiaco, dovrebbero anche le comete, essendo di lor bri-
gata, apparir sotto 'l medesimo cerchio; e pure essersene molte volte
vedute, che si raggiravano fuor di quello. Contra di ciò esclama, e ragione-
volmente, Seneca: Chi ha posto questi confini alle stelle? chi racchiude


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