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Aristoteles - Ars rhetorica » Persius Flaccus, Aulus - Saturae » Galilei, Galileo Il Saggiatore - p. 238

Galilei, Galileo

Il Saggiatore


cetto che la cometa potess'essere un puro simulacro, e che in questi
non milita l'argomento della paralasse, non ne fece menzione: tarda,
dico, è cotale scusa, perché quand'egli scrisse nel suo Problema:
Statuo, rem quamcunque inter firmamentum et Terram constitutam, si di-
versis e locis spectetur, diversis etiam firmamenti partibus responsuram,

chiaramente si dimostrò, non gli esser venuto in mente l'iride e
l'alone, i parelii ed altre reflessioni, che a tal legge non soggiac-
ciono, le quali ei doveva nominare ed eccettuare, e massime ch'egli
stesso, lasciando Aristotile, inclina all'opinione del Kepplero, che la
cometa possa essere una reflessione. Ma seguendo più avanti, mi par
di vedere che il Sarsi faccia gran differenza dal capo della cometa
alla sua barba o chioma, e che quanto alla chioma possa esser ve-
ramente ch'ella sia un'illusione della nostra vista e una apparenza,
e che tale l'abbiano stimata ancora quei Pittagorici nominati da
Aristotile; ma quanto al capo stima che sia necessariamente cosa
reale, e che niuno l'abbia mai creduto altrimenti. Or qui vorrei io
una bene specificata distinzione tra quello che il Sarsi intende per
reale e quello ch'egli stima apparente, e qual cosa sia quella che fa
esser reale quello ch'è reale, e apparente quello ch'è apparente:
perché, s'egli chiama il capo reale per esser in una sostanza e ma-
teria reale, io dico che anco la chioma è tale; sì che chi levasse via
quei vapori ne' quali si fa la reflession della vista nostra al Sole, sa-
rebbe tolta parimente la chioma, come al tor via delle nuvole si to-
glie l'iride e l'alone: e s'ei domanda la chioma finta perché senza
la reflession della vista al Sole ella non sarebbe, io dico che anco del
capo seguirebbe l'istesso; sì che tanto la chioma quanto il capo non
son altro che reflession di raggi in una materia, qualunqu'ella si sia;
e che in quanto reflessioni sono pure apparenze, in quanto alla ma-
teria son cosa reale. E se il Sarsi ammette che alla mutazion di luogo
del riguardante faccia o possa far mutazion di luogo la generazion
della chioma nella materia, io dico che del capo ancora può nel me-
desimo modo seguir l'istesso; e non credo che quei filosofi antichi
stimassero altrimenti, perché, se, v. g., avesser creduto il capo esser
realmente una stella per se stessa, lucida e consistente, e solo la
chioma apparente, avrebber detto che quando per l'obliquità della
sfera non si fa la refrazzion della nostra vista al Sole, non si vede
più la chioma, ma sì ben la stella, ch'è capo della cometa; il che


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