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Alexander Aphrodisiensis - In De sensibus » Lando, Ortensio Paradossi - p. 135

Lando, Ortensio

Paradossi, cioè sentenze fuori del comun parere



VII
Esser miglior l'imbriachezza che la sobrietà
Paradosso VII


Io mostrarò primieramente e quanto più potrò con brievi pa-
role, di quanta eccellenza sia il vino, e poi per conseguente chiun-
que più l'ama, e più ne gode, dover esser in maggior istima tenu-
to; ma a voler ciò mostrare con tanta caristia di parole, quanta mi
sento avere, parmi troppo laboriosa impresa; pur dirò quel che ne
posso per ora dirvi, e se il di vino furore che operar alle volte suo-
le ne' cervelli nostri cose maravigliose mi soccorresse, sperarei po-
tere in qualche parte sodisfare alla espettazione che forse di
me s'have. Da molti trovo io esser stata conosciuta la potenza del
vino, ispezialmente dal dotto Asclepiade, che fece la sua virtù
uguale a quella delli Dei
; né maraviglia ad alcuno parer ne deve,
con ciò sia che anche dalle sacre scritture s'affermi ch'egli sia un


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